Buso della Rana – Sala Snoopy 27/06/2012

Era ormai qualche mese che continuavamo a procrastinare causa maltempo del mercoledì sera e finalmente il 27 riusciamo ad organizzare per una visita “mordi e fuggi” in Sala Snoopy, Buso della Rana.

Ci troviamo Carlo (The President), io (Umberto), Marco Bo e Marco DP alla chiesa alta di San Vito di Leguzzano intorno le 18:30. Stranamente siamo quasi tutti in orario e partiamo alla volta della Rana, non prima di una pausa “devo mettere qualcosa in pancia” al Bar Rana.

Entriamo che sono le 19:30, avanziamo facendo ipotesi sui tempi di percorrenza e, soprattutto, sul percorso da seguire. L’idea è che nessuno conosce benissimo la via, quasi tutti c’erano già stati una volta ma senza ricordi precisi, per cui cominciano ad emergere leggende metropolitane su quante ore ci vogliano e su quanto mistici siano alcuni passaggi. Io ascolto e basta, essendo la prima volta che vado in Sala Snoopy. Una cosa però è assolutamente chiara: la preoccupazione di tutti è uscire prima che il Bar Rana chiuda la cucina.

Personalmente è la prima volta che visito questa parte della Rana. Completamente nuovi passaggi ed ambienti, a volte mi chiedo se veramente “si va di qua” perchè ci sono passaggi che uno non gli darebbe una lira. E invece si va avanti. Ogni tanto troviamo anche delle frecce che segnano “S”. Molto spesso ci giriamo indietro a verificare i passaggi di ritorno e a posizionare degli ometti di sassi.

Si alternano momenti in cui qualcuno dice “si, mi ricordo di essere passato di qua l’altra volta” a momenti in cui nessuno ha idea di dove ci si trovi… ma si esplora. Arriviamo in un punto in cui Marco Bo dice “ah siamo capitati qui anche l’altra volta ma siamo tornati indietro perchè palesemente fuori strada”. A questo punto si decide che “vabè chi se ne frega” e proseguiamo per vedere dove porta.

Mi trovo a seguire Carlo che ad un certo punto esce da un meandro in un ambiente più grande e si mettVisita in Sala Snoopy del 27/06/2012e a ridere. “Che c’è?” chiedo, e lui “vieni, vieni”. Arrivo e vedo una freccia che indica l’uscita, solo che non indica la direzione da dove arriviamo ma esattamente l’opposto. Mano a mano che arriva la gente tutti si mettono a ridere. “Chissà che giro della madonna abbiamo fatto” è il commento.

Tanto detto tanto fatto, con solo due deviazioni impreviste riusciamo ad arrivare in Sala Snoopy. Un’oretta e mezza tutto compreso, in questo modo abbiamo sfatato alcune leggende metropolitane che davano tempi molto più lunghi.

Il posto è incredibile. Il bivacco situato nella parte più alta della sala, con vista su tutti i rami che più sotto dipartono nelle varie direzioni. In lontananza il suono dell’acqua. Sostiamo per un boccone ed un sorso d’acqua, poi Carlo e Marco Bo vanno a dare un’occhiata alla partenza del Ramo Nero mentre io e Marco DP rimaniamo al bivacco a fare qualche prova fotografica. Poi foto di gruppo e si riparte!

Il tragitto del ritorno non ha particolare storia, se non per il fatto che incredibilmente non abbiamo mai sbagliato strada. Usciamo verso le 22:30, giusto il tempo di toglierci le inzozzate tute (sotto lo sguardo vagamente schifato di qualche avventore del nuovo locale situato sopra l’entrata) e decentizzarci, poi gran finale con Brusca, Radler e ultimi 10 minuti di Portogallo-Spagna (alla fine ho capito che quelli vestiti di rosso erano gli Spagnoli!)

Bene bene, ora che conosciamo “a memoria” la strada per Sala Snoopy, nuove fantastiche esplorazioni del mercoledì sera ci attendono!

Ubi