Gli anni ’90

Nel 1990 in occasione del 60° anniversario della fondazione il GGS pubblica il prestigioso volume “DIMENSIONE BUIO” un libro veramente unico nel suo genere.
Una pubblicazione che ha richiesto anni di sacrifici con una costante attenzione rivolta ad una severa e metodica raccolta di dati, notizie, impressioni, documentazioni topografiche e fotografiche.
Nel 1992 il Gruppo fu impegnato nell’allestimento di una mostra speleologica nel quadro delle celebrazioni del Centenario della Sezione di Schio del CAI che, tra l’altro, curava la stampa di un prestigioso volume retrospettivo “CAI DI SCHIO – 100 ANNI”.

Buso della Rana - Laghetto di Caronte

Nello stesso anno vennero esposti una serie di pannelli, illustrativi dell’attività, in una mostra organizzata ad Asiago durante il Convegno “ALPINE CAVES: ALPINE KARST SYSTEMS AND THEIR ENVIRONMENTAL CONTEST” e al medesimo convegno venivano presentate anche due relazioni complete delle conoscenze sull’Abisso di Malga Fossetta e sul Buso del Vento. Nel 1993 il Gruppo organizzò il convegno “Folclore, immaginario popolare e Grotte” affiancato da una mostra speleologica inserita in una più ampia mostra di maschere create da Vallina Meneghini e ispirate agli esseri fantastici.
Veniva tra l’altro ripresa la stampa di “STALATTITE” sospesa durante lo sforzo compiuto per pubblicare il volume “DIMENSIONE BUIO”. Parallelamente alla realizzazione di queste iniziative a prevalente carattere culturale continuava l’attività esplorativa che vedeva una serie di grandi scoperte sui Lessini orientali (spartiacque tra Schio e Valdagno) sul Faedo e principalmente sul Novegno.
Nel 1995 poi iniziò un’impegnativa campagna esplorativa in Dolomiti, campagna che è ancora in corso e che vede l’esplorazione di una serie di grandi abissi per ora discesi fino a 250 metri di profondità. Per far fronte alle gravi difficoltà ambientali è stato necessario allestire 2 campi speleologici a 3000 metri di quota, con l’impiego di mezzi aerei per il trasporto dei materiali.

Abisso di Malga Fossetta - 1994

Nel 1998 vengono pubblicati gli atti del Convegno “Folclore, Immaginario Popolare e Grotte” che rappresentano una pietra miliare sull’argomento.
Notevole nel corso di questo decennio l’impegno di socie e soci del GGS, in supporto al Museo di Speleologia creato dai Gruppi Speleologici Veneti a Oliero in Comune di Valstagna. L’attività svolta andava dalla custodia, alle Visite Guidate collegate all’attività didattica promossa dal Museo e alla costruzione sempre per il Museo di pannelli illustrativi delle più importanti grotte del Veneto (Abisso di Malga Fossetta).
Nel quadro dell’attività didattica molti soci del gruppo si sono prodigati nella tenuta di lezioni sul carsismo nelle scuole e di visite guidate a Bocca Lorenza (Santorso), al Buso della Rana (Monte di Malo) e alla Grotta del Calgeron (Selva di Grigno).
Notevole l’impegno anche nel campionamento delle acque carsiche secondo i programmi del Progetto INAC lanciato dalla Federazione Speleologica Veneta.

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