Buso della Pisatela – Ramo Mutanti 11.01.2014

Il ramo dei mutanti è lì silenzioso, pieno della sua acqua davanti a noi.
Avvolgiamo il corpo con una calda muta e lei, ci lascia scivolare dentro di lui.
Questo fluido d’acqua sciama piano piano e ci troviamo a gattonare comepissy - mutanti
bimbi felici in una spiaggia di sassolini neri, marroni e bianchi.
Niphargus sguazzano tranquilli tra le suole dei nostri scarponi.
La cordella metrica, intanto, continua a misurare e la bussola con Cesare a traguardare.
Io, classica velina, con una sensazione di “velismo” come non lo ero stata mai,
a sensazioni di Igor: ho arrancato su di un muro di fango, “sgraffato” lo spioncino
che mi ha lasciato sbirciare un bel passaggio di roccia asciutta.
Ho avvistato un camino fangoso.
Sulla sinistra, un terrazzino chiuso;
“ un guscio di fango che ti massaggia il corpo ad ogni strisciare”.
Sembrava … sembrava, ecco, il burro di cacao!
Un flash, quel corpo che permette alla luce di entrare, cattura la mia immagine,
Mi sento un soggetto dolce, ho la sensazione di aver mangiato un cioccolatino.
Più in la mi fermo, non so se prosegue, è talmente basso!
… Si continua è un laminatoio strettissimo e l’acqua è gelida
e te lo fa sentire ancora più stretto.
Arriviamo alla cupola finale con la dedica del 15/11/2006.
“… Penso; anno in cui ho fatto il corso io”.pissy - mutanti - gabry
Sulla destra, il ruscello continua, dei sassi ostruiscono il passaggio, gli togliamo,
proseguiamo, Cesare si ricorda di esserci già passato quando rincontra la stessa dicitura dei
sassi di prima. (Probabilmente nel frattempo sono caduti dei sassi che hanno ostruito il
passaggio).
Sulla destra, l’acqua fa da padrona, sulla sinistra, per un po si impossessa anche di Cesare che
la sta sfidando in un passaggio soffocante.
Avvolgiamo la cordella metrica e ci infiliamo verso il ritorno.
I nostri corpi adesso, si avvolgono dell’asciutto tepore del sottotuta che ci stava aspettando
da parecchie ore.
Un po più in la, arrotolata, la muta di Flavio, messa li da chissà quanto tempo,
ci ha salutato e …

…un arrivederci da Cesare, Igor, Ga!