Campo Speleo GGS 2016

Resoconto Campo Speleo GGS dal 06 al 14 agosto 2016

Premesso che cercherò di esser più conciso possibile, ma non garantisco nulla visto che è un sacco che non scrivo.
Ancora una volta ci ritroviamo per il consueto appuntamento con il Campo Speleo in Altopiano dei 7 Comuni ed ancora una volta ospiti della collaudata Malga Boscosecco.
Giàccè ero in zona mi organizzo con la Pro Loco di Canove per recuperare le chiavi della malga già venerdì nel tardo pomeriggio e, “non sapendo ne leggere ne scrivere”, mi organizzo con Massimo per mangiar una pizza in loco, portare su un giro di materiale e risparmiarci così un viaggio.boscosecco - jenga!
Lungo la sterrata un fuoristrada ci pedina, è Mirco, anche lui ha deciso di salire la sera prima quindi ci ritroviamo a qualche ora imprecisata dentro le impolverate stanze della malga.
Non è decisamente l’ora per mettersi a far lavori, quindi prepariamo solamente i cucci per la notte e giù di alcool in cucina.
Senza corrente non possiamo fare altro che accontentarci di un paio di candele finchè non ci raggiungono anche Marco Enel e la nostra ospite Raffaella da Varese, e visto che Enel è pur sempre Enel, a lui la brillante idea di posizionare i mille mila lumen del casco sopra il caminetto così da illuminare d’immenso l’intera stanza.
Ci eravamo abituati si, ma col faro xe tutta un’altra roba.
Serata di bagordi, briscole, jenga, vin e grappe…. e a nanna alle 3!
Svegliati in qualche modo, Enel e Raffa vanno a riprendere la legna fatta durante il Campo invernale a malga Fossetta, io e Max partiamo subito a ripulire per bene la malga mentre Mirco va alla ricerca e alla  successiva localizzazione con gps della Grotta del Laghetto, del Pozzo della Faglia e della Voragine del Caldiera.
Verso mezzogiorno arrivano anche Flavio con Nicola, Fancesca, Cristina, Igor, Pierga, Laura, Moreno, Gabry e Stapazzon del Geo (che con tutti i campi a Schio che el ga fatto saria ora el se faxesse la tessera del GGS ! 😛  ).
Un folto gruppo va a camminare lungo il percorso della CittàMALGA FOSSETTA di Roccia dei Castelloni di San Marco, mentre, vista la giornata molto scazzo e visto che ormai la malga era apposto, io, Laura, Enel andiamo a farci un mega giro su sterrate con il defender di Pierga (ovviamente con lui alla guida).
-Siamo a domenica e si comincia a fare attività e comincia anche il via vai di gente dalla malga.
Max e Pierga partono per l’Abisso di Malga Fossetta con l’intento di effettuare un traverso in testa al pozzo “il duecento” a quota -550 m in direzione di una finestra vista pocco tempo prima e che sembra interessante.
Mission Failed! …purtroppo il trapano di Pierga ha fatto cilecca e non son riusciti a fare neanche mezzo buco.
Sempre a Malga Fossetta, Igor, Strapaz, Miguel, Raffa, Cri e Francy si spingono fino al Pozzo del Ponte per un giro di piacere ( in fin dei conti le donne presenti son tutte neofite).
Mirco, Moreno, Gabry e Nicola cominciano con gli scavi al Cavernon della Pernice Bianca in zona Monte Cucco di Pozze.
Dicono tiri aria, ma nonostante abbiano allargato per rendere transitabile il passaggio fino al fondo (pochi metri dopo l’ingresso a dir il vero) non hanno trovato prosecuzioni valide.
Nel frattempo nella stessa zona Flavio ha placchettato il Cavernon appena citato e gli Abissi della Pernice Bianca, del Monte Cucco di Pozze, debuso della nevel Nido, del Però Prometteva Bene e il Lihrhole, grande covolo in prossimità dell’Abisso del Nido.
Durante questa settimana di Campo, siamo anche impegnati per un Corso di Tecniche di Autosoccorso da noi organizzato sotto l’egida della Sns e supportato dalla responsabilità della nostra INS Laura.
Detto ciò Flavio, Laura ed Enel tentano di armare l’Abisso della Pernice Bianca, fallito per scarico materiale su pozzi e mancanza di corda per l’ultimo pozzo e quindi disarmato completamente.
Sempre Laura ed Enel provvedono all’armo del Abisso del Monte Cucco senza però ultimarlo, e anche qui sempre per mancanza di corda.
Alla sera ci raggiungono anche il nostro socio Luca con il figlioletto Gabriele e l’amico Angelo dalla Puglia saudita, Ubi con il figlioletto Alessio e Angela del GGT.
-Lunedì una prima squadra procede verso il Monte Cucco di Pozze per placchettare la Grottina del Bigolo, mentre una seconda formata da Luca, Flavio, Igor, Strapaz, Angela, Angelo, Ubi e i bimbi sempre diretta nella stessa zona era intenta a ritrovare l’ingresso della Grotta della Busecca.
Purtroppo i fitti mughi hanno fatto ritrovare la grotta solamente dopo 2 ore di perlustrazioni, nonostante questo son comunque scesi per verificare se sul fondo (al tempo occluso da ghiaccio) si sia aperto qualche passaggio.Buso della neve 2016 - Raffa
Andata male anche stavolta, nuove occlusioni di materiale non hanno permesso di trovare l’accesso al pozzo terminale da 50 m.
Magra consolazione, almeno ora la grotta è placchettata e la prossima volta si ritroverà molto più facilmente.
Enel, Angela, Raffa ed io ci dirigiamo invece verso il Buso della Neve, l’intento è quello di verificare le condizioni delle nevi perenni (beh, perenni… una volta lo erano) sia dell’ingresso sia della Sala Mediana.
Dopo un consueto saluto ad Angelina alla Malga Zingarella procediamo verso l’imponente ingresso dell’abisso.
Raggiunta la cengia sotto il primo tratto di discesa in pendenza, armato qualche anno fà con cordino d’acciaio, che per ora sembra restare d’ovè, procedo con l’armo per raggiungere la prima mini saletta creatasi dallo sciogliersi delle nevi.
Ho dovuto solamente fare una bella pulizia dai sassi più pericolanti e aggiungere un multi monti per giungere seza troppi problemi alla partenza del meandro che porta alla via del fondo dove dovremo continuare gli scavi.
La neve superficiale si è sciolta parecchio rispetto l’anno precedente, ormaiil osle riesce a penetrare per bene fino a dove ho messo i piedi e la cosa è poco rassicuranete sapendo cosa c’è sotto.
Mentre tutti scendono armo un traverso per scendere lungo la slavina che si è creata per accedere alla Sala Mediana.
Il ghiaccio sul fondo della Sala è rimasto invariato rispetto l’anno scorso, mentre in vari punti si sente una forte percolazone di acqua, segno che il ghiacciaio si sta via via sempre più sciogliendo.Buso della Neve 2016 - neve si scioglie
La grande colata rappresentativa della Sala si sta anch’essa sciogliendo, peccato.
Usciamo relativamente presto e quindi optiamo per prendere il punto gps sia del Buso della Neve sia dell’ Abisso Primo visto che è di strada.
Non riusciamo a metter ora la placchetta perchè (anche un pò da mona) credevamo che per le placchette servisse la punta da 6 invece che quella da 8.
Già che ci siamo optiamo per un pò di sana ricerca grotte in mezzo ai mughi, quello che noi chiamiamo “mugghing”, alla ricerca del perduto Abisso Secondo, ma ci va male anche qua.
Vabbeh, amen, tanto ci torniamo.
Nel pomeriggio Max e Pierga tornano all’Abisso di Malga Fossetta con un trapano funzionante.
Armano un traverso una quindicina di metri sotto la testa del pozzo “il duecento” e, buone notizie! , Malga Fossetta sembra voler contiuare! per ora trovano solamente una piccola saletta di crollo con un meandro da disostruire, ma l’aria c’è e la voglia anche!
La sera vengono ad aggiungersi anche Manuel da Varese, Fabio, Alice col moroso e vengono a trovarci, nonchè graditissimi ospiti a cena, Nonno Apache e Pelliccia del GGT.
-Martedì.
Manuel, Raffa, Flavio, Fabio e Strapaz vanno ad armare la via del fondo al Buso della Neve.
Teoria vuole che tagliando al momento una corda da 130m dove serve si riesca ad arrivar al fondo.
Non so come, Flavio è riuscito a farla arrivare senza manco tagliarla… boohh.
Sta di fatto che ora possono ricominciare i lavori di scavo sul fondo.
Un oretta e mezza dopo esser partiti con calma servirà a me e Pierga per armare la Pernice Bianca in previsione del Corso di Autosoccorso.
I primi due saltini si fa veramente presto ad armarli, abbiamo solo dovuto aggiungere un paio di fori per la partenza del pozzone da 30 (?).voragine di casara zingarella 2016
Usciti abbiamo raggiunto Alice, moroso, Pelliccia e i bimbi che sono andati a camminare nelle prossimità dell’Abisso di Monte Cucco di Pozze e difatti li troviamo a camminata fatta giusto fuori dalla grotta.
Stanno aspettando Angela, Enel, Luca ed Angelo impegnati nell’armo della stessa, ma visto che le cose cominciano ad andar per le lunghe andiamo a farci un altro giretto a piedi.
Avendo i bimbi però non riusciamo ad addentrarci molto in mezzo alla fitta vegetazione e desistiamo dopo poco tempo.
Solo Pierga continua verso la meta prefissata, vediamo infatti una macchia arancione ( color della sua maglia) erta su di un costone di roccia a strapiombo.
No, non era proprio il caso di portarci i piccoli.
Dopo inenarrabili ora di attesa (scherzo ovviamente) e altrettanti inenarrabili scottature da sole cocente escono i nostri baldi dal Cucco.
Ancora una volta armo non completato causa scheda d’armo sbagliata con conseguente mancanza di appena 10 m di corda per arrivar al fondo.
-Mercoledì.
Forti piogge nella notte e tempo incerto non ci danno molte speranze per la giornata.
Tutti sul Monte Zingarella!
Pierga, Max e Fabio decidono comunque di scenere il Buso della Neve.
Sistemano per bene l’armo fatto il giorno prima da Flavio.
Trovano però la grotta in piena.
Sul fondo è impossibile mettersi a scavare, una grossa “bocca” d’acqua va ad infrattarsi proprio sotto la frana.
Peccato per i mancati lavori, ma per lo meno ora sappiamo che è il posto giusto dove lavorare e i tre sono usciti soddisfatti e impressionati.
Scavare Bisogna!
Dalla Malga Zinzarella nel frattempo si staccano due squadre alla ricerca di più grotte perse da tempo.
Flavio con Nicola, Strapaz, Alice, moroso,Ubi, Luca, Angelo e i bimbi procedono sul versante a destra della malga in cerca di due buchetti segnati Voragine di casara zingarella - max all'armoanche sulle carte topografiche.
I mughi troppo fitti non permettono di indivuare i due buchetti quindi si dirigono verso la seconda squadra.
Io, Angela ed Enel siamo arrivati fino al primo bivio dopo la Malga e da qui siamo proseguiti a sinistra girando attorno ad una grande dolina.
Rumà in lungo e in largo.
Io trovo uno sprofondo largo 6 m x 3 m che sembrava anche interessante se non fosse per la mancanza di aria e per la chiusura dello stesso pochi metri sotto.
Probabilmente era stato sceso con armi naturali al tempo che fù, lo placchettiamo e fotografiamo.
Enel trova un piccolo buchetto in mezzo all’erba, sarà stato largo neanche un metro, molto difficile da individuare.
Lo liberiamo dall’erba e si rivela già un ingresso più “felice”.
Armo su mugo ed Enel si cala per primo per scenderlo.
Scende poi anche Flavio, ma sembra non voler scendere più dì 4/5 metri e nonstante sia impostato su di una frattura che si nota facilmente per metri e metri anche in esterno e che va in direzione della malga, non sembra aver percolazione d’aria.
Fotografiamo e placchettiamo anche questo.
Rientrando Strapaz, giusto pochi metri sopra a dove avevamo messo il naso, trova la Voragine di Casara Zingarella, anch’essa ingiottita dai mughi.
Le diamo un’occhiata veloce, pulendo per ben la strada dai mughi che intralciano il nostro cammino.Boscosecco - Enel e la polenta
-Giovedì.
Da qui ni poi le nostre attività di Campo saranno ridotte quasi all’osso.
I restanti di noi che non devono partecipare come corsisti al Corso di Autosoccorso devono preoccuparsi della parte logistica.
Qualcosa riusciamo comunque a combinare.
Max, Fabio, Max Pasqualotto, Angela, Enel, Miguel, Strapaz ed io andiamo alla Voragine di Casara Zingarella.
I neofiti Fabio e Max sono incaricati dell’armo.
Varie vicissitudini per come armare la partenza portano comunque Max a scivolare sul muschio (causa mancata pulizia) e successiva ritirata per riarmare completamente tutto da quella che subito ci sembrava la partenza più ottimale.
Smonta tutto e riparti in velocità insomma.
Scesi per il bellissimo pozzo iniziale.
Neve, tronchi e sassi un pò ovunque,ma raggiungiamo comunque la partenza della galleria segnata nel rilievo.
Bellissima la galleria, del diametro di circa 3 metri e lunga una decina scarsa.
Caratteristica per una liscia lingua di ghiaccio a far da pavimento.
Sul fondo di questa parte una frana imprigionata da ghiaccio e larghe trasparenti vele di ghiaccio partono dal soffitto.Boscosecco - salone gremito
Un piccolo buchetto impraticabile tira aria ed è lì che Max comincia a scavare e dove lo seguirò io.
Allarghiamo un poco, ma il tempo è tiranno e i corsisti devono mangiare.
Torniamo in malga dove ci hanno raggiunto anche Miky e Riccardo.
Due ore gagliarde di “tribolazioni” in cucina in maniche corte e di corsa chiedendo pure a Laura di tirar lunghe le lezioni, d’altronde nessuno di noi è cuoco e quindi facciamo quel che possiamo.
-Venerdì.
Dopo la colazione per i corsisti, io, Enel e Max Pasqua raggiungiamo nuovamente la Voragine di Casara Zingarella.
Arma Max e ripulisce per bene anche dove l’altro Max aveva omesso.
Proseguiamo con gli scavi.
I massi che uscivano erano sempre più grandi finchè da buchetto impraticabile siamo passati ad entrarci per bene fino stazionare all interno di un mini appartamento e tutto solamente con l’aiuto di punta, mazza e piede di porco!
Mi infratto dopo Enel nel mini appartamento e Max mi fa: ” togli quel sasso lì” , procedo, glielo passo e il suo amico di ben più grosse dimensioni,Boscosecco - Boa sul fogolar solamente dopo averci pensato qualche bel secondo, decide di scendere e appoggiarsi al mio ginochio piegandomi la gamba.
Tutto ben per fortuna, solo una piccola botta, ma tutto intero.
La frana è grande… lanciando sassi si sente che proseguono verso il basso si, ma chissà per quanto bisognerà scavare… mah.
Ma l’aria c’è, e tanta, e molto fredda!
E la galleria par strano possa fermarsi così di botto, boh, credo che un altro giro si possa fare, vista anche la comodità di accesso in soli 10 minuti a piedi dalla malga.
Nel frattempo Angela, Enel e il neo arrivato Spillo vanno nuovamente in cerca di grotte sempre in modalità “mugghing”, ma anche stavolta nulla.
Dobbiamo nuovamente tornare in malga presto per preparar la cena ai corsisti, e per non trovarci in difficiltà come la sera prima siamo all’opera già alle 16.30.
Che sfadigada!
-Sabato.
Oggi giornata relax per molti, dopo le colazioni e i panini per i corsisti, decidiamo di scendere in paese per prender vino e pane per la sera.
Mentre noi si cazzeggia a Gallio, Enel e Spillo vanno nuovamente a caccia di buchi.
Al nostro ritorno in malga Enel entra tutto contento … “Abbiamo trovato l’Abisso Secondo!” … credo fossero minimo 5 anni che lo cercavamo ad Boscosecco - attestati ai corsisti 2016ogni estate e come minimo se ne erano perse le tracce da qualche decennio.
Molto bene!
La sera tiriamo fuori l’inimmaginabile dalla cucina.
Personalmente mi son ustionato non poco davanti il fuoco, una grigliata con braciole, costine, laganeghe e pancetta per 40 persone è faticosa… uff…
Ma ce l’abbiamo fatta!
-Domenica.
La mattina tagliamo la corda quasi tutti come logistici, ormai siamo stanchi ed il corso è finito.
Ed il Campo pure.
Manca solo la chiusura del Corso da parte di Laura.
Ora abbiamo carne sul fuoco (explo, sia chiaro) per i prossimi mesi. yeah!
Ringrazio tutti i logistici che tanto si son fatti il culo, chi si è dato da fare partecipando alle attività del gruppo, i foresti e gli ospiti abituali.
All’anno prossimo.
Boa

Ah… dimenticavo, non sono mancati i giri notturni in pick up a caccia di stelle cadenti! ne tantomeno le birre! 😀

p.s.: di sicuro mi son dimenticato di qualcuno e di sicuro mi son dimenticato di riportare alcuni avvenimenti. pardon

…foto by Boa e by Strapaz…tramonto in altopiano