MINICAMPO a Malga Fossetta del 21/23 Giugno 2013

MFFacciamo allora un resoconto del “mitico” mini-campo speleo che abbiamo da poco trascorso in quel di Malga Fossetta.
La data era prevista da mesi ed infatti avevano dato la loro adesione anche i pugliesi con in testa il nostro caro Luca benedetto.
Purtroppo per via di motivi famigliari non ha potuto venir su e non sono venuti neanche i suoi amici. Peccato!
La malga ha rappresentato solo il luogo del “campo” in quanto l’obiettivo era l’uscita al famigerato Abisso Però Prometteva Bene!.
Il venerdi pomeriggio inoltrato partivano alla volta della malga Marco De Pretto “enel” seguito a ruota da Moreno “Morejo” ed il Boarin “boa”.
Il sottoscritto perdeva del tempo col furgone della ditta per via di soliti motivi organizzativi ma comunque versMalga Fossetta - interno malgao le 21, ancora col chiaro arrivava in malga. Li c’era già un discreto numero di persone, tra gli altri il “Bubba Team” di Bassano (Maurizio Mottin, Valentina Tiberi, Piero e Marina, due nuovi adepti del suo gruppo… (Ah, Piero è pugliese di Castellana Grotte quindi la puglia in qualche modo c’era…) Davide Strapazzon ed il mitico Mirco Calgaro, colonna portante esplorativa del GGS degli anni 80/90. Ma c’erano anche altre persone, la Marta del Morejo, La Gabri, Umberto Uderzo con il nipote dodicenne Riccardo, il nostro Igor Dalla Costa ed il caro Miguel Iadini.
Sul fuoco vengono buttate varie bracciole e sul tavolo un certo tot di fagioli ed insalata.
Pane, Vino, birra, bibite e acqua non mancavano di certo. Sul tardi è venuto su anche Mauro Regolini “Angela Petri”, sua figlia Andreea (?) e Florian lo svizzero di Lugano (che si è sciroppato il viaggio apposta per l’occasione).
Insomma abbiamo fatto un bel festone ma con il freno a mano tirato per via che l’indomani c’era l’abisso da fare.
Mancavano purtroppo la Fanny e Marco perchè quest’ultimo è andato oggi a farsi un “giretto” in India per lavoro…
Il mattino ci svegliamo sul prestino, le otto circa. In sequenza ci raggiungono il Pierga, Leone Tovazzi con un paio di ragazzi di Rovereto-Vicenza, Fernando “FER” con suo figlio Fernando Mattia. Dopo colazione prepariamo i materiali suddividendoci i compiti: Fernando, Pierga, Miguel, Mauro e Florian andranno subito sul fondo della Via del Pozzo dei Pugliesi fino a circa – 600 ad esplorare oltre il punto raggiunto l’anno scorso all’ultima uscita del 2012.
Ci sarà da disostruire l’entrata del pozzo che va, ma non sarà un problema…
Un’altra squadra composta da Igor, Davide, Gabriella ed Fernando piccolo “Mattia” andrà sul fondo della via vecchia, poco sotto al “Voglia di Cabernet” dove parte un meandro stretto ma promettente.dintorni di malga fossetta
Un’altra squadra, i “geriatrici” Cesare e Morejo si occuperanno di sanare le traiettorie di alcuni importanti pozzi, per agevolare le operazioni di risalita di così tante persone…
Scopo di questa coppia arrivare fino al fondo dei “Pugliesi”.
Infine l’ultima squadra composta dal “Bubba Team” al completo si occuperà di arrivare in zona Meandro del Cuore per stradare i due adepti e vedere eventuali prosecuzioni, vista la notevole aria che lo percorre…
Alcune persone che sono rimaste a Malga Fossetta sono andate a fare un giro verso i Castelloni di S.Marco, ma di questo potete leggere l’esauriente resoconto già fatto dal Boa…
Arriviamo tutti a Malga Pozze al completo con tutto il parco macchine provvisto dei permessi. Arriviamo su al buco e dopo relativamente poco, anche se senza fretta, siamo tutti pronti ad entrare. Per primi si inoltrano quelli che vanno a meno 600, poi io ed il Morejo col compito di sostituire la corda ed un armo sul “Tritituli” .
Eseguiamo e appena sotto alla base del “Monica” ci facciamo superare dalla squadra della Via Vecchia. Sopra di noi, nel meandro del Cuore si fermano i ragazzi del Bubba. Io e Morejo proseguiamo con calma la discesa. Sul Pozzo “Tremors” riusciamo a realizzare due ottimi frazionamenti molto esposti col risultato che la risalita sarà per tutti molto più asciutta e specialmente veloce.
Sul fondo del TreEnel e Martamor vedo finalmente l’ottimo lavoro di aggiramento che Marco Baroncini e Morejo hanno fatto l’anno scorso, risalendo un pozzo parallelo sfondando alla base della frana del Tremor.
Ora superare questo punto non sarà più necessario perdere ogni volta un paio d’anni di vita: complimenti! Sulla partenza del Pugliesi realizziamo un frazionamento furbo, volto ad evitare di ridiscendere per risalire il pozzo parallelo “Sala Giochi”…
Poi via, sempre più giù sul mitico “Pugliesi”.
Su questo gigantesco pozzo riusciamo alfine a realizzare, tramite pendoli furiosi, due frazionamenti sul tratto di 70m permettendo ai vari risalitori una progressione certamente più veloce.
Caspita che pozzone i Pugliesi! Dovrebbe essere almeno un 120m…. Fa impressione la discesa, sembra una gigantesca “lora” che ingoia tutto! Arriviamo io ed il Mori sul fondo e notiamo il pozzetto che continua sotto la frana…
Come da accordi decidiamo di lasciare li il mio sacco col trapano, la sacca d’armo e le batterie…e anche il sacco con una sessanta del Mori. Qualche anima pia le porterà su…
Sono le 17,30, iniziamo una lenta risalita risalita del pozzone.
Dopo un’ora e mezza siamo in cima…. Mentre cerchiamo di trovare le forze ( le abbiamo cercate dappertutto ma non le abbiamo per niente trovate: dov’erano????) sentiamo delle voci.
Sono dCena del Venerdì in Malga Fossettaella squadra del vecchio fondo.
Prima Igor, poi Mattia, infine la Gabri e Davide. Ci raccontano cosa hanno trovato….(lo dico dopo).
Loro sono più veloci, partono prima.
Appena sopra, sotto al Tremor sentiamo altre voci: è la squadra di –600. Prima Angela Petri e Florian, seguiti dopo poco dal Fer , Pierga e Miguel. Lentamente, molto lentamente  (per non bruciar le corde…..) io ed il Morejo continuiamo la risalita.
Per quanto mi riguarda arrivo lentamente ma costante sotto all’ultimo tiretto di 5m prima dell’uscita.
Sono stratolto, un altro pozzo di 10mt non l’avrei retto proprio…evidentemente ho problemi di allenamento, (negli ultimi 6 mesi complice il tempo non ho fatto nulla) e di “sedimentazione” (senza accorgermi ne ho impaccheMalga Fossetta - internottati 59…).
Siamo tutti fuori, insieme, in rapida sequenza. Ci cambiamo in fretta e scendiamo alle macchine a Malga Pozze.
Dopo ancora un po’ siamo tutti riuniti a Malga Fossetta con tutti gli altri (eccetto quelli che comunque sono dovuti andare a casa…).
Altra bella mangiata, anche se un po’ sottotono per via della stanchezza di alcuni.
Il Fer ad un certo punto si è pure fatto la pastasciutta! Io ero fatto per cui ho deciso di ficcarmi subito sotto le coperte. Era comunque già mezzanotte…
Al mattino colazione e sbaraccamento generale.
Castelloni di San MarcoLentamente ci snocciolamo via da Malga Fossetta.
Un gruppetto di 8 persone decidono di fermarsi dal malgaro di Malga Mandrielle per un pranzo buono da Dio, per festeggiare l’ottima riuscita del minicampo.
Abbiamo mangiato dell’ottima sopressa, polenta, formaggio e dell’ancor più buono formaggio fuso, il tutto annaffiato con del buon vino ed il caffè finale: che volevamo di più???
Conclusioni: (le volete sapere, eh??!!)
  • La squadra di meno 600 ha superato il punto finale dell’anno scorso disostruendo un buon metro di meandro un po’ più ostico del previsto. Al di là hanno disceso quattro pozzi sui 15/20 metri ciascuno arrestandosi, per mancanza di energia nelle batterie sopra un grande pozzo (la larghezza dell’entrata è gigantesca) profondo circa un’altra ventina di metri. Scampana, si intravvedono larghe occhiaie sotto e dalla parte opposta.
    Tira aria e continua alla grande, quindi…
  • La squadra del vecchio fondo, verso i –400 ha percorso il meandro di cui dicevo. Per una cinquantina di metri è particolarmente stretto, fino alla confluenza di un’altro meandro in arrivo.
    fuori ppbLa sezione diventa più agevole e così via per almeno un’altra cinquantina di metri fino ad un’altra confluenza di un meandro attivo. Il meandro diventa davvero grande, con grosse marmitte piene d’acqua cristallina.
    Verso monte continua ma il bello viene verso valle: La Gabri e Davide lo percorrono senza fermarsi per almeno un altri 200m, in leggera discesa.
    La sezione è sempre più grande, vengono viste delle finestre ed arrivi. La coppia si ferma infine sul bordo di un gigantesco baratro: il pietrone rimbomba sul fondo dopo quattro secondi buoni! Tira aria e continua alla grande, quindi…
Ecco, è tutto, e scusate se è poco!
Sembra che abbiamo trovato un qualcosa di veramente grosso che ha cominciato a spostarsi bene anche in pianta, formando un grande reticolo di gallerie e pozzi.
Abbiamo appena iniziato a renderci conto di che cosa c’è sotto.
Quanto non lo sappiamo ancora bene, ma sappiamo che non ce la caveremo a buon mercato.
Ci sarà da divertirsi per tutti: a quando la prossima?
Ciao a tutti.
Cesare Raumer
PS: Mi scuso se ho dimenticato di menzionare qualcuno ma eravamo in tanti. E’ stato bello e ci siamo proprio divertiti…
DENTRO MF campo1