Grave Rotolo 23.12.2012 GASP!

Ciao a tutti e ancora tanti auguri!
Ci ritroviamo al solito bar alle 7,00. Siamo io, Marisa, Nico, Vito, Giuseppe (una nuova leva dell’ultimo corso), Pierluigi (il proprietario della grotta) e due fotografi del National Geographic.
La mattinata è fredda, una coltre di ghiaccio ricopre il terreno ma il sole fa sentire da subito i suoi effetti.
Passo dal magazzino per recuperare le attrezzature e ci troviamo tutti all’ingresso della grotta.
Gli obiettivi della giornata sono i seguenti:

–           Prima squadra formata da me, Marisa e Pierluigi va sul fondo per rilevare il pozzo dei veneti, piazzare meglio il sensore di temperatura e prelevare campioni d’acqua dal lago sul fondo.
–          Seconda squadra formata da tutti gli altri si ferma nelle gallerie a fare foto e prova ad armare il corrimano per andare sulla parte alta della forra.

Entriamo intorno alle 9,30.
Si va giù con calma ma non troppo considerando che Pierluigi ha pochissima esperienza di grotta (è la seconda volta per lui!!!) e abbiamo parecchio materiale con noi.
È l’occasione per goderci la grotta e ragionare sulla sua genesi e sul suo probabile sviluppo.
Facciamo una sosta al laghetto e intorno alle 14 siamo in fondo alla galleria all’inizio del pozzo dei veneti.
Pierluigi non ha molta voglia di scendere così io e Marisa, organizzati i nostri sacchi, partiamo con il rilievo.
Nel frattempo Pierluigi si sarebbe divertito a far foto in giro, aspettando il nostro ritorno.
Siamo stati via circa 3 ore durante le quali ho dovuto risalire 2 volte il pozzo per prendere delle misure affidabili con il distanziometro.
Non è stato semplice ma alla fine tutti gli obiettivi sono stati centrati.
Il canotto era ancora là (nessuno ce lo ha rubato!!!!!!!) anche se abbastanza sgonfio.
Mentre Marisa ha incominciato la risalita ho praticato il nuovo foro da 1mt per il sensore ( a 90cm la batteria si è scaricata…), l’ho sistemato e ho preso un po’ di misure con il distanziometro.
Il lago è largo 10mt ed è profondo circa 4mt.
Ci sono 3 gallerie sul pelo dell’acqua da esplorare e almeno altri 2 arrivi a metà pozzo da uno dei quali arriva l’acqua che scorre sulla colata di calcite.
C’è da divertirsi!!!
Risaliamo da Pierluigi che nel frattempo era un po’ preoccupato perché aveva sentito un boato enorme (io avevo tirato giù nel lago un sasso pericolante) e non riusciva a sentire le nostre voci nonostante le sue urla.
Altra sosta “tecnica” al laghetto con l’immancabile brodo alla Mase e poi su verso l’uscita con Marisa davanti a Pierluigi per seguirlo nelle manovre sui frazionamenti e io a chiudere.
La stanchezza era tanta e alla fine siamo usciti intorno alle 22,30.
Oramai sta diventando tradizione per me salire i pozzi d’ingresso con almeno 2/3 tubolari…
Anche l’altra squadra ha prodotto iniziando il corrimano sulla forra e scoprendo nuove gallerie, ma questa è un’altra storia…

Tutto è pronto per le prossime esplorazioni dei primi di gennaio: vi ricordo che l’invito è aperto a tutti in particolar modo al GGS, Geo e Rovereto.

A presto!!!
Luca