Giacominerloch 18.08.2018

 
Sono le nove di mattina e splende il sole sull’altopiano, un’ottima giornata per entrare nel ventre
della montagna. Questa volta la grotta prescelta é il Giacominerloch, anche chiamato Giako.
L’obbiettivo principale dell’uscita é ritrovare un vecchio ramo che si apre intorno alla profonditá di
-100m nella speranza di trovare qualche punto interessante dove scavare.
La grotta si apre a un centinaio di metri circa dalla strada, poco distante da Cesuna.
. La temperatura all’interno si aggira intorno ai 7°C, la grotta pertanto non si presenta fredda.
Inoltre, fino al centinaio di metri di profonditá (in condizioni di sole) il pericolo di bagnarsi non
sussiste.
L’ingresso é spettacolare, almeno per me, che l’ho visto per la prima volta; si scende per circa venti
metri su uno scivolo di terra di pendenza considerevole, per poi arrivare sul ciglio del primo pozzo,
profondo tra i quaranta e i cinquanta metri ( con una corda da 80m si sta liberi da pensieri). Arrivati
sul fondo, per proseguire si prende un mendro sulla sinistra che sbocca all’interno di una saletta che
sfocia in un bel pozzo vasto e profondo. La prima parte si arma con tranquillitá usando una corda da
20m, dopodiché il resto lo si trova giá armato, seppur con corde vecchiette.
Arrivati al fondo, si cammina fino ad arrivare alla famigerata frana, si sale con l’aiuto di una corda
da 10m e arrivati in cima, senza un fiato, ci si infila tra i massi della frana, scendendo per alcuni
metri. Qui troviamo un altro bel pozzo che scende sulla sala del termometro. Questa sala é
particolarmente interessante perché da qui partono diverse vie. La prosecuzione verso il fondo si
prende salendo su una corda da 5m, mentre io e Max decidiamo di proseguire lungo un meandro
alla sinistra del termometro. Percorso il meandro andiamo ad intercettare un pozzo profondo almeno
venti metri. Non armato. Decidiamo di scendere, anche se ci accorgiamo di avere poco materiale,
arrivati su una cengia, circa 15 metri sotto proviamo a frazionare sul naturale, avendo finito
placchette ed anelli. Purtroppo per quanto ci siamo sforzati non vi erano i presupposti per
continuare. La via é di certo interessante, decidiamo quindi di lasciare il pozzo armato e di tornare
al piú presto per vedere cosa ci aspetta.
Siamo poi usciti alle 15 di pomeriggio nella calura del sottobosco. Si stava proprio bene al fresco!
Davide Lotto