Disarmo Abisso del Nido 26/08/2012

Prosegue anche se a piccoli passi il disarmo dell’abisso del nido.  .
Domenica scorsa ci siamo trovati  di buon mattino Io (Simone), Pierga e Michela del G.G.T.  con l’obbiettivo di continuare il disarmo del nido.
Sinceramente speravo una partecipazione maggiore a questa uscita, ma il campo speleologico appena concluso, le previsioni meteo decisamente pessime e l’idea di tornare a lavorare il lunedì successivo hanno creato valide scuse…In ogni caso siamo in tre e qualcosa faremo.
Saliamo in altopiano con il defender di Pierga che ormai fa sosta in automatico al bar di Canove, colazione e via verso la grotta.
Il cielo è nuvoloso , ma ci concede l’avvicinamento e entrare in grotta senza prendere una goccia d’acqua acqua. Si arma il primo pozzo e poi giù tutti spediti fino a sala borlotti..
Qui Pierga e Michela disarmano la via verso il sifone e la piccola risalita che porta alla prosecuzione lungo la via classica, io intanto risalgo il pozzone che sovrasta la sala e con tre calate in doppia disarmo la risalita.
Una volta arrivato a terra ordiniamo il materiale… abbiamo già un sacco di corde a testa… e dobbiamo ancora cominciare risalire disarmando….
Ci facciamo coraggio diamo un ultimo saluto alla visione paradisiaca di sala F. e cominciamo ad uscire.
Io davanti con un pò di materiale, Michela ultima della fila che disarma e Pierga in mezzo che aiuta Michela e insacca le corde.
Saliamo lentamente togliendo corde e armi e appesantendoci sempre di più, Pierga ritrova anche un sacco personale giallo disperso nel saltino sotto sala dell’omino, conteneva un telo termico (alluminio) e un panino che sapeva un odore da morto indescrivibile…. decidiamo di portarlo fuori e con esso l’odore….
Arrivati a sala dell’omino guardiamo l’ora 16:00,  e decidiamo di sospendere il disarmo (bisogna disarmare anche il ramo a sud…) e cercare almeno di trascinare fuori tutto il materiale fino a qui recuperato.
Compattiamo il tutto e ci dirigiamo verso l’uscita con due sacchi a testa i piu fortunati, con un sacco e corde ammatassate in mano i piu sfortunati…
Vi risparmio le litanie recitate nel meandro di ingresso dove le corde non insaccate hanno deciso di sciogliersi dalla loro forma a bambolina e andarsi a incastrare ovunque….. in qualche modo pero siamo usciti.
L’esterno ci accoglie senza pioggia e con il cielo che sta rischiarando, mettiamo negli zaini corde e quant’altro e ci dirigiamo verso il defender, e per concludere degnamente la giornata una buona pizza.

 

Ciao e alla prossima

Simone