Buso della Neve 21.09.2014

Partecipanti Flavio Cappellotto, Miguel Iadini, Alberto Libertini di Fiera di Primiero,Sandro Sedran, Simona e altri 3 elementi del’ S-Team,
Obiettivo.
Accompagnare Sandro con l’ s-team per continuare una serie di foto e video di documentazione io accetto di buon grado con l’intento di finire la risalita nella colata di ghiaccio in sala Mediana.
Solito ritrovo al solito cimitero alla solita ora saliamo in Altopiano anche questa volta da Galmarara a Zingarella tutti con la mia macchina visto che solo io ho il permesso… con il solito sistema… chi ci sta dentro bene e gli altri si attaccano ….fuori…

trasferimento da Malga Galmarara a Malga Zingarella

trasferimento da Malga Galmarara a Malga Zingarella

Ci avviamo verso la grotta e due fatti mi confermano che questo posto è abbastanza frequentato non solo da noi speleo ma da altri. Arriviamo alla sommità della dolina e troviamo attrezzatura abbandonata, sembra di un cacciatore. Dopo alcuni minuti risalgo due ragazzi dicono di essere di Asiago. Sono scesi al nevaio senza attrezzature speleo o di alpinismo, nulla di estremo ma pur sempre pericoloso. Più tardi, mentre noi stiamo già entrando nei tubi, sentiamo altre voci sopra la sommità della dolina come se qualcuno si accinge a scendere alla fine non scende nessuno …… ma la riflessione è spontanea ….. gli zaini e la nostra attrezzatura che non viene portata in grotta e poi così al sicuro durante la nostra senza??? A voi le conclusioni.

Vista del nevaio di ingresso

Vista del nevaio di ingresso

 

In breve ci troviamo io Miguel e Alberto a cimentarsi in questa risalita lasciata in sospeso nel l’uscita precedente. Riassumendo la volta scorsa dopo una decina di metri ci siamo fermati in una piccola cengia, ripartiamo da lì. La cosa positiva è che c’è molta meno acqua in circolo ciò ci dà la possibilità di fare qualcosa in più e soffrire meno il freddo.

Vista di sala mediana dal nostro punto di partenza

Vista di sala mediana dal nostro punto di partenza

partenza dalla cengia. punto di arrivo della spedizione precedente

partenza dalla cengia. punto di arrivo della spedizione precedente

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Parte Alberto con i primi chiodi, lodevole per il fatto che la sua prima risalita in grotta, dopo un po fissa una sosta e mi dà il cambio, continuo io per un altro bel pezzo. In definitiva abbiamo fatto un’altra dozzina di metri forse più, Miguel nel frattempo sta in fondo e ci osserva anzi ci illumina, non con i suoi pensieri, ma il suo impianto non faccio pubblicità ma ……. è una bomba.
Ad un certo punto del primo pomeriggio Sandro e i suoi sono di ritorno dal loro raid fotografico, per sapere come è andata vi rimando al loro blog.

http://www.speleo-team.it

Miguel ormai infreddolito e sotto ghiaccio li segue verso l’uscita. Io e Albertino raggiunta un altra piccola cengia, fissiamo due chiodi fuori dallo scroscio dell’acqua e armiamo una via per scendere. La cosa interessante è che non siamo ancora arrivati alla cima di questo meandro camino o camino meandro. È eroso, pulito da detriti, scavato nella roccia viva e sicuramente quando piove lì di acqua ne viene giù un sacco. Adesso dalla nostra posizione vediamo il tetto del camino ma poco prima c’è una piccolo gradino, se non è un gioco di ombre si intravede una via che continua apparentemente in orizzontale. Per la cronaca ce anche un masso incombente di ragguardevoli dimensioni.

La risalita

La risalita

 

 

La risalita

La risalita

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Così l’avventura continua alla prossima volta. Probabilmente la settimana prossima una squadra disarmerà la grotta verso il fondo a – 200 e vista la chiusura stagionale dell’altopiano l’appuntamento sarà il prossimo anno.

Flavio Cappellotto   –   Foto By Miguel Iadini  –