Buso della Neve 12.07.15

Ultimamente ci stiamo abituando ad essere veramente in tanti in grotta, sarà per il fatto che tra GGS e GGT ormai c’è una bellissima collaborazione, sarà che quest’anno siamo riusciti (non ho ancora capito come) ad avere un buon poca di gente che finito il corso d’introduzione ha deciso di continuare con molto entusiasmo ad andare in grotta… mah… stà di fatto che anche questa domenica al Buso della Neve del Monte Zingarella eravamo in ben 26 persone ( se non go sbaglià i conti)!Malga Zingarella - foto S-Team
Ci troviamo decisamente tardi al solito posto in valle, a Caltrano, e in mezzo ad un pò di marasma confusionale riusciamo ad accorpare più gente possibile in poche auto.
Solo una breve sosta per il panino a Cesuna e raggiungiamo il più velocemente possibile il Bivio di Malga Galmarara.
Stipiamo maiali nel Navara di Flavio con tanto di uomini scimmia volanti (tipo quelli del Mago di OZ) attaccati sui fianchi e sul culo del mezzo e riusciamo a percorrere un breve tratto di strada bianca che ci risparmia una bella sfacchinata.
Purtroppo ci siam dovuti fermare presto perchè chi su ad Asiago ha preso in mano l’amministrazione dei permessi per il transito auto su determinate strade bianche non ci ha concesso, quest’anno, praticamente nessun permesso, non siamo diversi dai fungaioli per loro detta… mah… peccato perchè lo scorso anno questi permessi ci agevolavano non poco facendoci risparmiare un sacco di tempo.
Zaino in spalla e un’oretta comoda (l’oretta, non di certo la strada) di cammino con tutto il materiale per arrivar alla Malga Zingarella, quattro chiacchere con Angelina che gestisce la Malga e che ci ricorda che  tutto il territorio che stiamo calpestando è sotto il comune di Lusiana e non sotto Asiago.
Ora che arrivino tutti non abbiam ancora deciso le squadre per la grotta.
Un’altro quarto d’ora per arrivar alla bocca d’ingresso del Buso della Neve.
Ancora marasma perché ovviamente non si capisce chi va a far cosa…
Flavio e Simo cercano di entrare velocemente in grotta, il loro obiettivo è quello di armare completamente la via che va sul fondo a -200 e dove dovremmo continuare le esplorazioni… o meglio, Simo punta ad armare veloce e ad uscire subito per riuscire (forse) a mangiar una salsiccia cucinata dal Fer e Flavio punta alla sua passione più sfrenata, ovvero scavare in frana… sul fondo.
Con loro scendono Maurone e Andrèe del GGRoner e Morejo quali sherpa porta sacchi.Buso della Neve 2015
A ruota e con calma cominciano a scendere Figata e la Miky con l’intento di armare Sala Mediana e il Pozzo di Sala Zero.
Superiamo sulla prima cengetta in alto l’intera famiglia Sampò con Fer, i fedelissimi e la Flaca che optano per giornata svacco, grigliata, sole e cazzeggio… neanche una brutta trovata visto il tempo! 😉
Il gregge attende sul nevaio, d’altronde tra armare e scendere tutti ci vuol un bel pò.
Oltre ai già citati ci sono Ubi, Marco Enel, Alice, il Giampy Doc del Geo Bassano, Lorenzo del GGValdagno, l’S-Team con Sandro, Simona e Massi, Giancoia e gli ex corsisti del Trevisìol Paola, Angela, Valeria e Liviu, gli ex corsisti di Schio Massimo, i sposi Michela e Fabio “el strambo”, io …e spero nessuno me ne voglia se ho dimenticato qualcuno.
E’ la prima volta della stagione che scendiamo in quest’Abisso e non sappiamo che giochi possa o meno averci riservato la neve.
Il livello della Neve è veramente basso, talmente tanto da aver raggiunto delle scritte storiche come già aveva fotografato Flavio.
I tubi messi per permetterci un passaggio “agevole si fà per dire” attraverso la neve ora sono assolutamente inutili ed anzi, rompono un pò le balle.
Pensare a quanto abbiamo faticato per portarli fin lì l’anno scorso… uffa.
Ora la primissima saletta formatasi dallo scongelamento delle nevi che si presentava non più larga di 3/4 metri ora è una bella stanzetta con le pareti ghiacciate e per nostra fortuna il livello non si è abbassato, così almeno si arriva ancora ai fix recentemente impiantati e si ha un facile accesso al meandro della via del fondo.
Figata e Miky finiscono di armare li raggiungo in Sala Mediana, è la prima volta che la vedono.
E’ sempre una meraviglia.
Lo scivolo di neve lo credevo molto più sciolto, mentre le pareti, quelle si che han formato una bella botta di ghiaccio e son aumentate le stalattiti di ghiaccio.Buso della Neve 2015
Ad occhio e croce, mi par anche che la parte bassa della colonna di ghiaccio si sia abbassata, come trasportata verso il basso dalla neve, più di uno mi fà notare che ricordava meno spazio tra la parte alta e quella bassa della colonna.. mah, magari fra qualche anno/decennio se va avanti così la troveremo in fondo alla sala (?).
Lascio il mio materiale a Miky lungo il meandro dietro Sala Mediana e torno alla base dello scivolo per far strada a tutti i neofiti della grotta.
S-Team si fionda subito a far foto e riprese video più o meno serie, peccato non siano riusciti a portare il drone per le riprese aeree, sarebbe stata una figata.
Ad ognuno chiedo se vuole lo scivolo agevole o se vuole divertirsi.
Ovvio che Massimo e Fabio mi rispondano “Si, si, io voglio divertirmi!” … non avevo dubbi.
Lo scivolo ghiacciato nel centro della Sala ti fionda a velocità sul fondo della stessa in preda alle “sganassade”.
Man mano che tutti scendono si avviano verso la testa del Pozzo di Sala Zero, ma con la scusa che star in piedi sul ghiaccio non è cosa da poco conto e che comunque il ghiaccio rende l’ambiente molto freddo qualcuno decide di tornare più volte sui suoi passi in Sala Mediana.
Intanto Lorenzo coadiuvato da Ubi incastra me, Paola ed Alice a dar loro una mano a far foto panoramiche dell’intera Sala.
E allora prendi mettiti qua, spennella, 2 secondi, parti, scatta, fà così, fà colà, il tutto ghiacciandoci per bene piedi, mani, ecc…
Dicono che sembrano venir bene le foto, mah, io so solo che spennellare con il faretto per soli 2 secondi mi è difficile e quindi parto subito quando sento il “pronti” e continuo a raffica anche oltre il tempo di scatto… inutile si, ma almeno mi muovo e mi ghiaccio meno.
Vorrei un brulè… o in alternativa un thè alla cacciatora…
Non so per quanto stiamo lì a far foto, so che a cosa finalmente fatta ci dirigiamo anche noi verso la partenza del Pozzo di Sala Zero scivolando non poco nel ghiaccio del meandrino e del pozzetto successivo a Sala Mediana.Buso della Neve - ghiaccio in Sala mediana 2015
Lo ricordavo molto diverso sto pozzetto, ora è decisamente più grande e cosparso di bellissime colate e stalagmiti di ghiaccio.
Troviamo Miky alla testa del pozzo che ha appena finito di risalire, siamo ancora ghiacciati e aspettare che tutti risalgano solo per scendere il pozzo e visitare la Sala lo vedo come un controsenso, ci ghiacceremmo ancora di più.
Io e Paola decidiamo quindi di girare i cavalli e dirigerci verso l’esterno, mentre Lorenzo e Alice decidono di attendere gli altri.
Ri-scivolando non poco, io, perchè Paola aveva i ramponi prestatagli da Ubi, raggiungiamo la cima del nevaio di Sala Mediana e nell’attaccarsi in corda per poco Paola non mi puntava sul costato la punta dei ramponi… ma guarda te, io che le faccio anche luce e lei che mi vuol ammazzare… tzè!
Usciti di grotta risaliamo il pendio e ci fermiamo dove il Fer aveva ormai finito di cucinare la carne.
Che culo! è avanzata qualche salsiccia!
Paola la sua non la vuole e quindi non vedo perchè lasciarla là ai burberi che ancora devono risalire… e ci siam goduti pure un goccio di cabernet! 😀
Pian pian arrivano anche Morejo, Miky, Angela ,Gianki e compagnia bella.
Alcuni già partono, io mi avvio invece con Morejo verso Malga Galmarara.
Birretta ci vuole sempre e comunque e alcuni si ordinano delle salsicce, mentre l’S-Team quatto quatto si era già ordinato un mega pastone a base di salsiccia su base di polenta, leggermente piccante e cosparso da formaggio fuso… Stra-Buoooooono!
Lo ordiniamo tutti!

Boa
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Parte della prima squadra con a capo Simone che inizia ad armare verso il fondo -200.
Io, Moreno, Mauro e la figlia Andrea seguiamo il nostro capo squadra con 4 sacchi di corde, attacchi, materiali e viveri.
Il meandro iniziale, che ricordavo più grande e largo, è invece sempre il solito stretto molto tortuoso.
Un’aria molto forte e fredda, prossima agli 0 gradi, non facilita la progressione.
Mauro e Andrea dopo aver trasportato i materiali a loro consegnati percorrono il primo pozzo, il pozzo dell’Aio e tornano verso l’uscita della grotta.
Proseguiamo verso il pozzo del “Gran Coniglio”, svuotato un altro sacco di corde ci abbandona anche Moreno.
Adesso la grotta ha cambiato faccia.
Mentre il primo meandro è orizzontale e ben definito, dopo questa successione di pozzi, la grotta diventa qualcosa a metà tra un meandro ed una forra, a volte si prosegue in contrapposizione a parecchi metri sopra il livello dell’acqua.
Simone ed Io proseguiamo l’ultima parte di grotta formata da questa spaccatura molto stretta e alta, armiamo gli ultimi 3 salti da 6 a 12 metri e siamo sul fondo.
Siamo a -200 e quella che sembra una sala interrotta da una frana in realtà potrebbe essere solo uno slargo del meandro che abbiamo percorso sin da quota -60 circa.
Gironzoliamo per quell’ambiente in lungo e in largo per farci un idea di come affrontare la prossima sfida…PASSARE LA FRANA.
Adesso con le idee un pò più chiare e confrontandoci con i nostri compagni vedremo il da farsi.

Flavio

Buso della Neve - sala mediana 2015