Buso del Vento 25/02/17

Buso del vento 25/02/17 prosecuzione dei lavori.
Sabato siamo andati al Buso del Vento. I partecipanti Mirco Calgaro, Massimo Pasqualotto, Flavio Cappellotto. L’idea era quella di attrezzare il passaggio dove e caduta Gabry. Dopo un giro di messaggi all’ultimo momento decidiamo di no armare il traverso subito e di andare prima a scavare un po sul fondo. Ci troviamo direttamente a Monte Magre dove si parcheggia. Dopo un comprensibile ritardo dovuto al recupero di materiale si entra alle 10 circa. La grotta e in secca il temutissimo meandro iniziale “Cul di Satana” e quasi senza acqua. Arriviamo allo stramazzo e ci avviamo verso le frane. Da questo punto in avanti io non sono mai andato, l’unica volta che sono stato in questa grotta c’era una forte piena e ci siamo fermati subito.

Oggi mi gusto questa meraviglia in tutto il suo splendore, la parte attiva è veramente stupenda, il canyon che ha formato l’acqua con il suo letto di ciotolame è incantevole. Ancora di più resto sbalordito dalle pareti lisce e tempestate di micro cristalli. I fasci di luce dei nostri led li fanno brillare. L’effetto che generano i nostri caschi crea un’atmosfera surreale. Mi viene in mete un vecchio film “ Viaggio al centro della terra dal romanzo di Jules Verne, quando i protagonisti restano senza luce e delle alghe fluorescenti alle pareti illumina loro la grotta.
Passati questi ambienti fiabeschi ci infiliamo nella frana in zona lavori, e comincia il bello. Si lavora completamente distesi sembra che basti togliere pochi sassi e si passa, illusione. Io e Massimo che siamo abbastanza alti fatichiamo moltissimo in quel cunicolo angusto. Sebbene tra le rocce si intraveda un ambiente largo a pochi metri lo scavo prosegue per tutto il pomeriggio. Il cunicolo che parte completamente orizzontale in poco spazzo si impenna fino a mettersi quasi a quarantacinque gradi.
Finalmente sbuchiamo nell’ambiente che abbiamo desiderato per tutta la giornata. Lo sforzo per arrivarci non è gratificante. Si apre uno slargo tra la frana ma piccolo ci si sta dentro in due e anche stretti. Quello che ci fa ancora perseverare in questo contorto budello è la forte presenza di aria si tratta solo di aver tenacia.  Usciamo sono le ore 20… dal buio usciamo al buio …

By Flavio Cappellotto.