Passeggiata al Buso della Neve 23.11.2014

Oggi Io, Nicola e Daniela siamo andati a fare un giro al Buso della Neve.
L’obiettivo era quello di installare del materiale e contrastare la pressione della neve sui bidoni d’ingresso.Bivio Galmarara Primo accessorio un anello di ferro di 10 centimetri di altezza e 5 millimetri di spessore calandrato a forma circolare per rinforzare il bordo sotto al coperchio, e dei puntelli in tubo di ferro per le giunzioni tra bidone e bidone.
Obiettivo parzialmente raggiunto perché ahimè mancava Alice che eroicamente è rimasta a casa a studiare, e si è persa una giornata fantastica, caldo , neve e sole.
Andiamo con ordine.
Partenza ore 9 circa, a Canove abbiamo casualmente incontrato l’amico Sandro che con Simona andavano verso il Monte Portule. Già da subito si capisce che di neve non c’è nè molta, infatti arriviamo a malga Galmarara senza difficoltà. Nel piazzale ci sono già 3 fuoristrada e 2 berline senza catene, di neve pochi centimetri in strada e una decina nei prati, anzi guardando verso rifugio tre fontane è tutto verde.

Ci avviamo verso Malga Zingarella e visto la grande quantità di materiale, mancando Alice la mia sherpa utilizzo un escamotage.
Sul bob di Nicola carico il mio zaino molto pesante con provviste attrezzatura corda e tutto il materiale, anello tubi un avvitatore ecc…
Aggancio il bob al pettorale e via. La strada che sale a malga Zingarella è ben innevata, ci sono le tracce di una motoslitta.Salita alla malga Abbiamo già la pista battuta e con famiglia al seguito in un’ oretta arriviamo in Zingarella.
Sotto alla tettoia sopra la panca dall’Angelina (per chi conosce il posto) ci sono già 4 persone, arrivate dai svariati versanti.
Nicola e Daniela rimangono li a crogiolarsi al sole, io scaricato le provviste dal bob proseguo solo verso la grotta.

Arrivo alla sommità dell’inghiottitoio d’ingresso decido di scendere intanto con l’anello in ferro e lo zaino con la corda per armare l’ultimo pezzo di dolina. Naturalmente ho già indossato imbrago ecc. e seguo la corda di acciaio. La prima parte della dolina e praticamente pulita, solo un po fangosa, percola molta acqua dalle pareti, l’ultima parte quella in cui durante l’estate ristagna l’aria fredda è ben innevata, da neve fresca e slavi-nata verso il fondo. Sono completamente all’ombra e fa molto freddo, vedo l’ingresso dei bidoni, e una profonda fessura quasi un crepaccio tra neve e roccia; indice che in questi ultim

i due mesi si è sciolto ancora molto.

P1020667P1020665 Bis

Continuo a scendere fino alla fine della corda d’ acciaio, ci sono molti candelotti di ghiaccio e anche la cengia è ghiacciata.
Gli attacchi per armare la corda fino ai bidoni sono completamente sepolti, a questo punto essendo da solo decido che non vale la pena di rischiare, cosi l’ascio l’anello di ferro nella fessura dove arriva la corda d’acciaio e risalgo.
I tubi li ho lasciati alla sommità della dolina vicino alla partenza della
 corda, e mi avvio verso la malga a recuperare la famiglia.
Scendere da Zingarella a Galmarara è stato un gioco, sopratutto per Nicola che è sceso con il bob.

inghiottitoio

Il prossimo obiettivo sarà installare i materiali se il meteo ce lo consentirà.

P1020661 tris

Ciao
Falvio Cappellotto

Foto by Flavio
Grazie ad Alice per la revisione testi.